Già nel 1919 il padre della psicoanalisi Sigmund Freud si interroga su ciò che comunemente viene definito Perturbante. Cosa spaventa? Cosa genera angoscia e orrore? Cosa di familiare non deve riaffiorare, pena la confusione e il disorientamento? Cosa resta dell’estraneo, dell’alieno, di ciò che è uguale a noi ma diverso da noi?
Pittori, scrittori, poeti, i veri precursori della psicoanalisi che attraverso la loro opera hanno costruito luoghi al limite in grado di accogliere ciò che ai più risulta perturbante, angoscioso, minaccioso, facendo affiorare ciò che dovrebbe rimanere nascosto.
Ed è proprio in quel luogo che è uno tra i più bei romanzi di Christa Wolf, in Nessun Luogo Da Nessuna Parte che l’autrice deposita il perturbante che circola e minaccia il mondo dei salotti borghesi.